fenomeni luminosi NATURALI

 

In questa sezione vogliamo affrontare i fenomeni luminosi che, con una determinata percentuale, si manifestano nell'atmosfera o a livello del terreno e che vengono avvistati da più testimoni; il più delle volte vengono ricondotti a fenomeni di tipo ufologico o ad eventi mariani, dovuto sia alla stranezza dell'evento ma soprattutto ad una scarsa conoscenza in materia, ignorando particolari fenomeni astronomici o fisico-naturali; a volte certe testimonianze sono prive di particolari che potrebbero essere d'aiuto per una ricerca più approfondita, oppure  vengono "velate" (anche in maniera involontaria) dalla fantasia stessa del testimone.

Vediamo meglio questi fenomeni, per un approccio più tecnico e con una modalità di osservazione diversa.


LE METEORE: FENOMENI LUMINOSI ED ACUSTICI

Viene definito meteoroide un qualsiasi oggetto che si muove nello spazio, con una massa più inferiore di un asteroide e che può presentare un raggio che varia da pochi micron a una decina di metri. Quotidianamente si verificano entrate nell'atmosfera terrestre di questi meteoroidi che però si disintegrano nell'atmosfera stessa. Quando un meteoroide comincia a disintegrarsi, emette varie intensità di luce, prendendo così il nome di meteora.

Le meteore nell'atmosfera si muovono con una velocità che varia fra i 10Km/h e i 70Km/h e al contatto con l'aria (nei strati superiori dell'atmosfera, circa 100km d'altezza) cominciano a surriscaldarsi a livello della superficie, quindi si ha un elevazione della temperatura a livelli di migliaia di gradi con conseguente ablazione (perdita di massa) dovuta per frammentazione e vaporizzazione. L'effetto luminoso si protrae fino agli strati più bassi dell'atmosfera. Durante la sua discesa, lungo la sua traiettoria si forma un canale dovuto alla liberazione di atomi dal meteoroide stesso e alla loro conseguente ionizzazione: all'interno è presente del plasma, ovvero del gas ionizzato con elevate forze elettrostatiche.

La meteora presenta due parti: la testa all'interno della quale si trova il meteoroide e la coda costituita da plasma, che crea così l'effetto scia che si può notare anche ad occhio nudo scrutando il cielo. Una meteora presenta uno spettro di luce emessa da cui vengono ricavati indizi utili per lo studio sulla sua composizione: per esempio se emette color rosso significa che presenta elevate percentuali di silicio, mentre con percentuali di calcio provoca l'azzurro, il  colore verde è dovuto alla presenza di ferro, il colore giallo indica percentuali di sodio, mentre la presenza di potassio può essere solo evidenziata all'infrarosso. In alcuni casi le meteore possono illuminare a giorno intere aree arrivando anche a centinaia di km di estensione, con durata di alcuni secondi o addirittura  lasciando la scia anche dopo la scomparsa della meteora stessa. I meteoroidi che raggiungono la superficie terrestre, prendono il nome di meteoriti.

Le meteore vengono classificate in:

1- telescopiche: presentano piccolo diametro e massa di alcuni milligrammi, si disintegrano attorno ai 100Km d'altezza, sono visibili solo con telescopi.

2- visibili: presentano piccolo diametro, massa di pochi grammi, si disintegrano fra i 50Km e gli 80Km d'altezza, osservabili ad occhio nudo.

3- bolidi: presentano diametro consistente, massa superiore ai 2g, entrano nell'atmosfera ed emettono vari effetti luminosi, a volte accompagnati anche da effetti acustici, la loro luminosità è paragonabile a quella di Venere, possono raggiungere la superficie terrestre. Si possono osservare bolidi diurni, visibili in pieno giorno e superbolidi che presentano dimensioni attorno al metro.

In certi casi si sono avute testimonianze di strane nubi "luminose" che si notano per varie ore o addirittura per giorni, subito dopo il tramonto e che emettono una luce fluorescente: sono particelle di micrometeoriti che entrate nell'atmosfera, restano sospese anche per giorni negli strati attorno agli 80Km d'altezza, ricadendo al suolo successivamente e più lentamente, soprattutto durante i temporali. La luce viene riflessa da queste particelle creando uno strano effetto con colore che va dall'argento al dorato/arancio sull'orizzonte. 

 

Oltre agli effetti luminosi, in alcuni casi si sono manifestati dei fenomeni acustici associati alla comparsa di una meteora: questi si manifestano sottoforma di boati, tuoni o rumori forti simili a "strisciate" e sono dovuti al meteoroide che riesce a raggiungere gli strati più inferiori dell'atmosfera, all'incirca sui 50Km d'altezza; l'onda sonora è dovuta alla compressione dell'aria sulla parte antistante il meteoroide, con conseguente propagazione anche fino a 100Km di distanza. Di solito questi fenomeni acustici sono associati a meteoroidi di una certa dimensione e con elevata magnitudo e appaiono qualche secondo dopo che il meteoroide è scomparso. In questi casi è possibile compiere delle ricerche appropriate (elettrofonia) sulla banda di emissione radio VLF/ELF (radionatura), utilizzando particolari ricevitori radio che permettono di studiare l'interazione fra il campo elettromagnetico naturale con il plasma della scia emessa dal meteoroide, in cui avvengono degli "scambi" elettromagnetici dai quali si propaga una forte energia che si manifesta sottoforma di onde radio VLF/ELF. I bolidi che emettono questi strani fenomeni prendono il nome di bolidi elettrofonici.

   Una meteora

 

FULMINI E FULMINI GLOBULARI

Quando si osserva il cielo durante un temporale o anche d'estate ad elevate distanze, si nota la presenza di fulmini. La formazione dei fulmini avviene perchè solitamente la parte superiore della nuvola presenta una carica positiva e la parte inferiore una carica negativa. Questo è dovuto al fatto che all'interno della nuvola avvengono degli scontri fra la grandine che scende e i cristalli di ghiaccio che salgono, trasportando così le cariche positive verso la parte superiore e quelle negative verso la parte inferiore.

Le cariche della parte inferiore della nuvola inducono delle cariche di segno opposto a livello del terreno, in questo modo nasce una prima scintilla (scarica) che discende a zig zag e che incontra un'altra scintilla che proviene dal terreno, le quali incontrandosi generano il tuono e il successivo "canale" dove all'interno avvengono gli scambi fra cariche elettriche con elevata potenza ed elevata temperatura, ottenendo così l'effetto visivo del fulmine detto lampo. I fulmini si possono manifestare in varie modalità, negativi discendenti e positivi discendenti (che vanno da nuvola al suolo), negativi ascendenti e positivi ascendenti (che vanno dal suolo alla nuvola). Tuono e lampo non avvengono simultaneamente, dovuto al fatto che la velocità di propagazione della luce e del suono sono diverse (il tuono si avverte subito dopo il lampo).

Il fulmine può essere classificato nei seguenti modi:

- fulmine ramificato, con movimento simile ai rami di un albero

- fulmine a razzo, con movimento lento e lineare

- fulmine a collana, con movimento spezzettato

- fuochi di S.Elmo, si manifestano soprattutto su punti sopraelevati come parafulmini, colonne o tralicci, tendenzialmente di colore azzurro/bianco e possono dare anche l'effetto "cascata"

  Fulmini ramificati

Dopo vari casi e ricerche appropriate, sono stati rilevati anche dei particolari fulmini che si manifestano in particolari situazioni:

- blue jets, non si conoscono totalmente le loro caratteristiche e origini, di certo si sa che sono stati osservati ad alta quota e si manifestano come fasci di luce blu

- red sprites, si manifestano sottoforma di globi luminescenti con colorazione rossiccia e sembrano che si formino dall'interazione fra la carica negativa della nuvola con la ionosfera, arrivando sui 100Km di quota

- elves, sembra che siano prodotti dai campi elettromagnetici di fulmini ad elevata potenza, i quali entrano in rapporto con la mesosfera, creando così effetti luminosi di forma circolare con diametro elevato

 

 

Uno studio particolare che ha interessato molti scienziati e ricercatori in questi ultimi anni, riguarda i fulmini globulari: sembra che originino nella troposfera e a differenza del classico fulmine che è costituito da una successione di scariche elettriche di segno opposto e che segue una sua direzione, i fulmini globulari (BALL LIGHTNING) generalmente si presentano di forma sferica con diametro variabile , appaiono e scompaiono all'improvviso, presentano una forte luminosità e si spostano nell'aria fluttuando. Sono stati osservati apparire simultaneamente a normali fulmini, tendono a muoversi mantenendo traiettorie parallele al suolo ma, in alcuni casi, sembra che riescano ad attraversare anche strutture solide come pareti, porte, vetri e possono materializzarsi anche all'interno di aerei; hanno la capacità di cambiare improvvisamente la direzione del movimento, arrestarsi bruscamente, ruotare su se stessi o rimbalzare sul solo. Si presentano di colore rosso, arancione, marrone, giallo, bianco e blu. Possono essere accompagnati anche da un rumore, simile a un ronzio e in alcuni casi sono scomparsi emettendo un fortissimo "bang", rilasciando un fortissimo odore di zolfo. In alcuni casi sono stati segnalati dei fulmini globulari che hanno interagito anche con i testimoni.

Oggi non ancora si hanno delle risposte chiare su questi fenomeni, pochissime sono le foto che riprendono un fulmine globulare e altrettante sono le analisi con particolari apparecchiature. Tanti associano le famose luci di Hessdalen (una valle in  Norvegia) a questi tipi di fulmini particolari.

I fulmini globulari sono così interessanti che si stanno compiendo profondi studi nella ricerca delle cause, della loro potenza luminosa/elettromagnetica e delle emissioni in onde radio.

  Ricostruzione di un fulmine globulare

 

Oltre ai fulmini globulari, a volte nel cielo vengono uditi dei forti "bang" non associabili al passaggio di aerei supersonici o a eventi pirotecnici a determinate distanze, sia di giorno che di notte, a ciel sereno. Vengono denominati skyquakes e furono studiati per la prima volta da Charles Fort a metà del 1900, a quanto sembra sono di origine naturale ma in proposito non si hanno ancora prove certe.

 

LUCI SISMICHE E FUOCHI FATUI

Le luci sismiche sono fenomeni luminosi che vengono avvistati in periodi precedenti o in concomitanza ad eventi sismici. 

Testimoni riportano segnalazioni di queste strane luci nel cielo, le quali si manifestano con svariate forme, colori e dall'intensità variabile. Studi e ricerche vengono portati avanti da anni e le cause d'innesco sembrano risiedere proprio nelle caratteristiche del sisma stesso e del periodo che lo precede, non trascurando le possibili formazioni di campi elettromagnetici naturali.

I fuochi fatui assomigliano a piccole fiammelle visibili soprattutto di notte a livello del suolo.
La loro formazione sembra essere dovuta all'esalazione dei gas di materiale biologico decomposto e si possono notare nei cimiteri o in zone paludose dove si possono trovare concentrazioni di gas metano naturale a livello superficiale, il quale può infiammarsi e creare queste strane fiammelle che risalgono verso l'alto per alcuni metri, con strani movimenti ondulatori.

PLASMA E FENOMENI PIEZOELETTRICI

Un plasma è un gas ionizzato all'interno del quale elettroni e ioni si muovono indipendentemente senza essere legati fra loro. Il plasma è un grande conduttore di elettricità dovuto alle cariche elettriche libere, fornendo così ottime risposte ai campi elettromagnetici. Viene considerato come il quarto stato della materia, distinguendosi dal solido, dal liquido e dal gas. 

Un plasma potrebbe essere generato anche per un effetto piezoelettrico fra nube e una porzione di terreno, all'interno del quale ci potrebbero essere degli ottimi conduttori tali da poter interagire e formare delle "palle luminose" che evoluiscono a mezz'aria.

 

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