SKYWATCH & LANDWATCH

METODOLOGIA DELL'ESPLORAZIONE DEL CIELO E DEL TERRENO

di Rodolfo Ghinato


Spesso i risultati delle ricerche non sono immediati, ma arrivano soltanto dopo molti sacrifici.
Ciò che serve per studiare il Polesine non è sempre  e per forza lo stesso luogo e la stessa attrezzatura, ma un obiettivo che viene prefissato durante un precedente breefing e la metodologia da usare direttamente sul posto.
E' importante sapere che, quando si prepara un'esplorazione e quindi gli strumenti adatti, non sempre si deve scegliere l' hi-tech anzi tante volte una semplice macchina fotografica reflex fornisce risultati impensabili e assoluti!
Ogni fenomeno che si presenta, ha una propria natura viva in se e questo lo si capisce solo presupponendo un giusto punto di vista di osservazione, da cui spesso dipendono ragioni e teorie.
Bisogna calibrarsi sul giusto angolo di pensiero prima di affrontare la realtà per quella che è, non per quella che crediamo sia.

Premesso ciò, ora passiamo a descrivere cosa sono e come si effettuano gli skywatch e i landwatch.

SKYWATCH:

Letteralmente significa "osservazione del cielo", osservazione di tutto quello che la volta celeste ci offre. Gli skywatch li possiamo dividere in due grandi categorie: 

- quelli astronomici in cui si osservano tutti gli oggetti del cielo (stelle, luna, pianeti, meteoriti....) con l'uso di telescopi, binocoli, carte del cielo e che di solito sono il campo di studio degli astrofili

- quelli U.A.P. in cui oltre ad osservare la volta celeste dal punto di vista astronomico, si va alla ricerca di eventuali oggetti volanti che si muovono con determinate caratteristiche differenti dagli oggetti volanti conosciuti

Gli skywatch U.A.P. li si possono suddividere a loro volta in sottosezioni:

1- osservazione degli oggetti astronomici e loro comportamenti

2- osservazione di bolidi e fasci meteoritici

3- osservazione meteorologica

4- osservazione del seeing ovvero l'inquinamento (chimico e luminoso)

5- osservazioni particolari della Luna e dei T.L.P., fenomeni luminosi di origine sconosciuta che scorrono sulla superficie lunare

6- osservazione di luci anomale sconosciute

7- ricerca ed osservazione di oggetti volanti non identificati

8- catalogazione di eventuali avvistamenti ed anomalie

Come si può notare le prime cinque sottocategorie sono un estratto dell'insieme di studi che vanno a comporre alcune parti dell'astronomia. Quindi noi ricercatori di fattori anomali, non escludiamo l'astronomia ma la usiamo come base di partenza per gli studi che ci competono; successivamente affrontiamo le ultime tre sottocategorie che ci appartengono.

Gli skywatch U.A.P. del 45°GRU si suddividono a loro volta in:

- statico, (diurno/notturno)dove l'osservazione del cielo avviene da una postazione fissa in un accampamento, con particolari strumentazioni delicate

- dinamico, (diurno/notturno)in cui le osservazioni sono multiple spostandosi in più zone

- speciale, ovvero uno skywatch che viene effettuato in qualsiasi condizione meteorologica avversa, sia di notte che di giorno

STRUTTURA GRAFICA DEL SKYWATCH 45°GRU:

                          SKYWATCH ASTRONOMICO
               SKYWATCH U.A.P. (otto sottosezioni)
Statico: diurno/notturno                                Dinamico: diurno/notturno

                       Speciale                                     

  

Il materiale che occorre per effettuare uno skywatch può andare dal più semplice binocolo al più sofisticato telescopio, da una semplice fotocamera a fuoco fisso alla reflex classica o digitale più evoluta. L'importante è avere con se l'attrezzatura che più si ritiene utile in quel preciso momento. Vediamola nei dettagli.

Per uno skywatch dinamico, dopo un precedente breefing è bene munirsi di:

- piantina geografica della zona

- carta del cielo

- bussola analogica e digitale

- binocolo 

- fotocamera e rullini

- visori notturni all'infrarosso

- torce elettriche

- apparati radio ricetrasmittenti

- piccolo coltellino multiuso

- moduli di registrazione di avvistamento

- abbigliamento adeguato alle condizioni meteo che si dovranno affrontare

Il tutto viene contenuto in un semplice zaino a spalla.

Per uno skywatch statico il materiale aumenta ed occorre del tempo per allestirlo. Il breefing viene svolto alcuni giorni prima, in cui si decidono i piani operativi da seguire. Oltre agli apparati sopra citati, si utilizzano:

- telescopi professionali manuali e computerizzati

-videocamere

- microcamere all'infrarosso collegate ad un monitor da campo

- attrezzatura per fotoastronomia (filtri lunari, filtri solari, telextender, pellicole infrarosso...)

- ricevitori radio a scansione da 0hz a 1600Mhz da campo, antenne direttive

- visori notturni all'infrarosso applicati a fotocamere reflex

- segnalatori all'infrarosso

- lampade all'ultravioletto per fotografie particolari

tenda da campo, generatore di tensione a 12volt, inverte da 12volt a 220volt, buffetteria idonea all'accampamento

Lo skywatch speciale presenta una dinamica totalmente diversa: viene effettuato senza un breefing iniziale ma viene deciso al momento, indipendentemente dalle condizioni meteo. Si decide di uscire, si guarda la condizione meteo attuale, si sceglie il materiale più idoneo (la fotocamera è l'elemento immancabile) e l'abbigliamento adeguato, il tutto in un lasso di tempo massimo di 15min. e poi ci si dirige verso una zona che si controlla già da tempo, ma cambiando la postazione di osservazione continuamente con brevi pause di 8-10min. sul posto.

Il motivo di questo tipo di skywatch? L'effetto sorpresa. Quante volte ci si trova in un luogo e si nota qualcosa di strano, ma non si possiede niente al momento per poterlo immortalare in una fotografia...si rimane sorpresi, meravigliati ma con l'amaro in bocca per non essere riusciti a "fermare" l'attimo. E' vero che esistono telefoni cellulari con fotocamera, ma molti hanno una risoluzione bassa o poco zoom; in più in questi momenti interviene il fattore "stato d'animo": si può essere agitati, emozionati, impauriti, impacciati. Uno skywatch speciale ovviamente non presenta la stessa situazione improvvisa sopra descritta, ma almeno muovendosi su questa linea, la percentuale del fattore sorpresa che possiamo subire tende a ridursi...

Riportiamo qui di seguito alcuni suggerimenti da applicare durante l'osservazione del cielo ad occhio nudo:

Un buon metodo per osservare durante la notte è la "visione fuori centro", ossia osservare poco al di sopra, al di sotto o al lato di un oggetto in modo tale da ottenere una visione più chiara rispetto all'osservazione diretta. Si deve guardare l'oggetto con brevi ed intermittenti occhiate, perchè un'osservazione fissa per lungo tempo tende ad offuscare l'oggetto che si vede.

 

Usando la "visione fuori centro" di circa 10°, l'immagine è più nitida.

Se s'individua un oggetto e se ne vuole stimare approssimativamente l'angolo esistente fra lui e un punto di riferimento, si può usare la tecnica del "braccio disteso", attribuendo alla conformazione della mano i seguenti valori:

La distanza di un oggetto (in pieno giorno) la si può stimare a vista, ricordando che: 

- fino a 200mt. una persona è visibile in tutte le sue parti del corpo

- fino a 400mt. si distingue appena il contorno della sagoma

- fino a 500mt. si assottiglia

- fino a 600mt. i particolari non sono più percettibili

- oltre i 600mt.è irrilevabile

La distanza in metri si può stimare anche con l'udito: se si osservano oggetti che si illuminano ed emettono suoni o rumori, si può contare il tempo in secondi che intercorre dall'inizio dell'apparire della luce e la percezione del suono, moltiplicandolo per 333mt./sec. (velocità di propagazione del suono nell'aria). Il sistema, anche se approssimativo, è utile di notte.

LANDWATCH:

Il 45°GRU quando esce per effettuare uno skywatch, in contemporanea esegue anche il landwatch  che significa "osservazione del terreno". Usufruendo delle stesse apparecchiature, l'osservazione viene effettuata sui terreni circostanti, ricercando eventuali anomalie. Vengono usate in maggior modo:

- fotocamere reflex e digitali

- pellicole infrarosso

- pellicole 400, 800, 1600 ISO a colori

- pellicole 25, 50 ISO bianco/nero

- lampade di Wood

- visore notturno infrarosso

- torce elettriche

- ricevitore radio VLF portatile

- ricevitore radio scanner palmare da 0hz a 1500Mhz

- ricetrasmittenti LPD e PMR

- rilevatore campi elettromagnetici portatile

- contenitori in plastica, guanti, pinze

- moduli segnalazione anomalie

- piantina della zona

A volte si possono osservare su terreni la presenza di strane luci di varie forme, che evoluiscono a tal punto da sfiorare il suolo, simili alle luci anomale di Hessdalen, con forte intensità luminosa e che emettono interferenze sulle onde radio.

Il landwatch presenta anche due specialità:

- l'osservazione subacquea di piccoli corsi d'acqua, mediante l'uso di microtelecamere subacquee all'infrarosso, collegate via radio ad un notebook alloggiato su un mezzo di trasporto o all'interno di un accampamento

- ricezione di infrasuoni e ultrasuoni su terreni, mediante piccole sonde riceventi collegate via cavo o via radio ad un computer portatile, dove vengono esaminati con un software a scansione

LANDWATCH

Specialità:  osservazione subacquea con videocamere via radio

         ricezione di infrasuoni ed ultrasuoni

I dati ricavati vengono analizzati a fondo e paragonati ad eventuali tabelle di riferimento.


 

Riportiamo qui di seguito alcune fotografie volutamente scattate, per evidenziare come si può facilmente incappare in errori di valutazione:

Fotografia in posa B(lunga) della volta celeste per un tempo d'esposizione di 5min. su treppiede, zoom 70/300, pellicola 200ISO colore. I piccoli tratteggi sono dovuti al classico "strisciare" delle stelle impresso su una pellicola che si trova in posizione statica.

Particolare della volta celeste ingrandito. Foto scattata in posa B(lunga) con visore notturno infrarosso (fattore moltiplicatore 5X) applicato alla fotocamera su treppiede, tempo di posa 5min, pellicola 200ISO colore.

Fulmine "catturato" con cielo nuvoloso in estate. Fotocamera su treppiede in posa B(lunga), tempo di posa 20min., pellicola INFRARED KODAK HIGSPEED, zoom 28/80.

Tre tipi di fuochi artificiali immortalati ad Arquà Pol. Fotocamera su treppiede in posa B(lunga), tempo di posa 2min., pellicola 100ISO colore, zoom 28/80.

Tipico riflesso di luce proveniente da illuminazione sottostante. Fotocamera su treppiede, tempo di posa 1/90sec. f 5.6, pellicola 200ISO colori, zoom 28/80.

(fotografie di proprietà del 45°GRU)

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